Come riportato nella nostra ultima newsletter, stiamo per impiantare un nuovo vigneto di Sangiovese. Abbiamo riflettuto molto sui cloni da impiantare, dato che, ovviamente, queste viti saranno con noi per i prossimi 30, 40, 50 anni. (Un clone, a proposito, è una pianta singola derivata da un’altra pianta senza fecondazione o riproduzione asessuata. Il clone è esattamente identico in tutto e per tutto alla pianta madre. È da contrapporre alla “selezione massale”, che è ciò che stiamo facendo con le nostre viti molto vecchie, ma questa è una storia da raccontare la prossima volta). Il Sangiovese ha, all’ultimo momento, il più alto numero di cloni riconosciuti nel Registro Nazionale Italiano (solo 102!) e ognuno offre caratteristiche fenologiche ed enologiche diverse. La decisione è spesso difficile, ma l’idea è quella di scegliere il clone più adatto al nostro “luogo” e allo stile e alla qualità dei vini che vogliamo produrre a Montecalvi. Dopo lunghe discussioni tra enologo e viticoltore, abbiamo deciso per F9 e R24. Il clone F9 è un clone locale, originario di Lamole, ed è noto per il suo carattere classico, l’alta qualità e il colore moderatamente chiaro. L’R24 o Rauscedo 24 proviene dall’Emilia-Romagna ed è apprezzato per le sue sfumature rosso rubino e per i suoi aromi e sapori floreali e terrosi.